Imparare l’italiano senza studiare la grammatica: il metodo naturale
Ti piacerebbe poter imparare l’italiano senza studiare la grammatica, e senza dover passare ore e ore piegato sui libri?
Oggi vorrei parlarti del metodo naturale e di come esso possa rivoluzionare il tuo apprendimento della lingua italiana.
Metodo naturale: apprendimento e acquisizione
Il metodo naturale è un approccio alla lingua che si contrappone a quello tradizionale. Per capire bene di cosa stiamo parlando, partiamo dalla distinzione proposta dal linguista Krashen tra apprendimento e acquisizione.
L’apprendimento linguistico
Con apprendimento linguistico ci riferiamo a tutto ciò che viene “appreso”, cioè studiato coscientemente. In altre parole, impariamo il funzionamento della grammatica e le regole di una lingua.
È questo l’approccio che ci insegnano a scuola: ore di lezione su come funzionano i verbi, la struttura delle frasi, imparando a memoria determinate regole e le relative eccezioni.
Indubbiamente tutto molto utile, ma è chiaro che da solo questo approccio non basta e rischia di rendere l’avvicinamento ad una nuova lingua lungo e noioso.
L’acquisizione linguistica
Per questo motivo è fondamentale introdurre il concetto di acquisizione linguistica. Si tratta di quel feeling che si crea con la lingua, quel processo automatico che, in modo quasi impercettibile, ti fa assimilare una lingua in modo del tutto naturale. Quasi non te ne accorgi, eppure è tutto lì nella tua testa.
L’acquisizione delle strutture linguistiche avviene in maniera progressiva, seguendo un ordine naturale che non dipende dalla difficoltà della struttura stessa.
In altre parole, è quello che succede a tutti noi quando, da bambini, impariamo la nostra lingua madre.
Imparare l’italiano senza studiare la grammatica: come fanno i bambini
Ora dirai: se ce la fanno i bambini, allora perché non dovrei farcela io? A vederla così, imparare l’italiano senza studiare la grammatica sembrerebbe quasi un gioco da ragazzi.
In realtà non è proprio così semplice. Da bambini, si sa, il nostro cervello è come una spugna, assorbe velocemente e in modo naturale tutti gli stimoli esterni e li fa propri. È così che impariamo a camminare, a giocare, a reagire alle situazioni e, soprattutto, a capire e parlare la lingua dei nostri genitori.
Ma allora perché non continuare questo processo anche da adulti?
Certo, quando cresciamo non è più così semplice come lo è da bambini. Ma si possono ricreare le giuste condizioni che ci permettono di assimilare una nuova lingua, diversa dalla nostra lingua madre, in modo automatico, con quello che Krashen chiama “il metodo naturale”.
Il nostro cervello, infatti, è un fantastico strumento che riconosce le strutture in modo automatico se gli forniamo il materiale di cui ha bisogno.
Imparare l’italiano senza studiare la grammatica: l’input comprensibile
Per poter imparare l’italiano in modo automatico, così come qualsiasi altra lingua, c’è quindi bisogno di alcuni stimoli esterni che ci permettano prima di comprenderlo e poi di parlarlo. Questi stimoli possono essere la lettura di un libro, la visione di un film, l’ascolto di un podcast, di una canzone, e così via.
Secondo Krashen, per poter acquisire una nuova lingua, apprenderla quindi senza lo studio della grammatica, è fondamentale ascoltare dei contenuti che siano leggermente più difficili del nostro livello attuale, ma pur sempre comprensibili.
Infatti, se abbiamo un livello base ed ascoltiamo un contenuto molto semplice di cui conosciamo già ogni parola, non impareremo niente di nuovo. Allo stesso modo, se il contenuto è molto più avanzato del nostro livello, rischiamo di non capire neanche una parola e, di conseguenza, non impareremo nulla.
Se invece comprendiamo almeno il 50%-60% del contenuto, iniziamo ad assimilare le strutture linguistiche che non conoscevamo e, riascoltando più volte, capiremo sempre di più. Ecco quindi che ci ritroviamo ad imparare l’italiano senza studiare la grammatica!
Il contenuto deve essere interessante
Tuttavia, l’esposizione costante ad input comprensibili non basta, perché, se un argomento non è anche interessante per noi, non presteremo la dovuta attenzione e ci distrarremmo facilmente.
Il metodo naturale: i filtri affettivi
Se, ad esempio, sono un appassionato di viaggi ed ascolto un podcast su un bellissimo tour on the road in qualche destinazione che vorrei visitare, allora di sicuro il mio cervello sarà meno portato a distrarsi. Sarò quindi più motivato ad ascoltare.
Ci sono ancora altre variabili che possono influenzare l’acquisizione di una lingua.
Abbiamo appena visto la motivazione: se ascolto un contenuto su un argomento che mi interessa, sarò certamente più motivato. Come posso essere motivato a studiare l’italiano in previsione di un futuro viaggio in Italia, o perché voglio fare bella figura con un nuovo collega italiano, e così via. Questo mi spingerà a cercare sempre nuovi input.
La motivazione è quello che Krashen chiama filtro affettivo. Altri filtri affettivi sono l’ansia e la fiducia in se stessi.
È infatti fondamentale credere in se stessi e non buttarsi giù se non si comprende tutto subito, perché è normale che sia così! Inoltre, è importante che apprendimento ed acquisizione avvengano in un ambiente privo di ansia.
Imparare l’italiano senza studiare la grammatica: è possibile?
Abbiamo visto che l’esposizione costante a stimoli esterni, se avviene in determinate circostanze, può portare all’acquisizione della lingua in modo automatico. Possiamo così approcciarci ad una lingua in maniera del tutto naturale e, col tempo, imparare ad ascoltare e parlare senza aver mai studiato la grammatica.
Non sto dicendo che lo studio della grammatica e delle regole di una lingua sia inutile. Questo può avvenire, però in un secondo momento, proprio come accade con la nostra lingua madre.
Da bambini, infatti, acquisiamo la lingua in modo automatico e solo in un secondo momento, a scuola, ne studiamo la struttura.
La funzione di monitoring
Lo studio della grammatica e delle strutture linguistiche serve, dunque, a fare da monitor, cioè a sviluppare la nostra capacità di autocorrezione.
Posso autocorreggermi solo se conosco le regole e riesco così a trovare gli errori e le imperfezioni. Questa funzione è più semplice da applicare nella lingua scritta, perché mentre parliamo siamo concentrati sul contenuto del messaggio che vogliamo trasmettere più che sulla forma.
Con il tempo il tutto verrà sempre più naturale ed anche la funzione di monitoring risulterà più semplice e automatica.
Spero che la lettura di questo testo ti abbia dato la giusta motivazione per continuare ad imparare l’italiano in modo automatico e senza studiare la grammatica.
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