Se stai studiando l’italiano, probabilmente avrai incontrato le particelle Ci e Ne nella lingua italiana, e magari ti sarai chiesto: Che cosa vogliono dire? Quando e come si usano? A cosa servono? Ma soprattutto… qual è la loro differenza?
Tranquillo, sei capitato nel posto giusto! Adesso andremo ad esplorarne le caratteristiche per vederci più chiaro e, alla fine di questo articolo, ne capirai molto di più.
Qual è la funzione delle particelle Ci e Ne?
In sostanza, a cosa servono Ci e Ne? La loro funzione principale è quella di sostituire parole o parti di frase, evitando così ripetizioni che renderebbero il testo ridondante. Poste solitamente prima del verbo, aiutano quindi a dare al testo maggiore fluidità e scorrevolezza, rendendolo molto più piacevole alla lettura.
Ma vediamo meglio nel dettaglio cosa vanno a sostituire queste due particelle e come vengono utilizzate nella lingua italiana.
Particella Ci nella lingua italiana: come usarla
La particella Ci ha diversi usi nella lingua italiana. Ecco di seguito i casi principali in cui possiamo imbatterci, con alcuni esempi per capirne meglio l’utilizzo.
Ci come pronome personale diretto o indiretto
La funzione più semplice di Ci è quella di pronome personale, sia diretto che indiretto. In tal caso, Ci va a prendere il posto di “Noi” e “A noi”.
Prendiamo due esempi:
- Il taxi ci ha portato in aeroporto –> Il taxi ha portato noi in aeroporto.
- Luca ci ha dato un buon consiglio –> Luca ha dato a noi un buon consiglio.
Come vedi, il significato non cambia, ma puoi già notare una maggiore fluidità nella frase con la particella Ci.
Pronome riflessivo
In italiano sono tantissimi i cosiddetti verbi riflessivi. Ad esempio: vedersi, lavarsi, alzarsi, svegliarsi, incontrarsi, girarsi, riposarsi… Quando coniughiamo questi verbi, nella seconda persona plurale, quindi con il “noi”, questi verbi acquisiscono la particella Ci prima del verbo, che diventa così un pronome riflessivo:
- Dove ci incontriamo stasera?
- Ogni mattina ci svegliamo presto.
La particella può restare legata al verbo nella sua parte finale, quando questo si riferisce a noi, pur restando all’infinito:
- Dove vogliamo incontrarci stasera?
- Non riusciamo mai a svegliarci in tempo.
Particella pronominale: A chi/che cosa? Con chi/che cosa?
Ci può rispondere alle domande: A chi/che cosa? Con chi/che cosa? Diviene così una particella pronominale, che sostituisce “A questo/quello” e “Con questo/quello”. Vediamo qualche esempio:
- – Hai mai pensato a cosa fare da grande? – Sì, ci ho pensato tanto.
In questo caso Ci risponde alla domanda “A cosa?”. Immagina come sarebbe questa frase senza:
– Hai mai pensato a cosa fare da grande? – Sì ho pensato tanto a cosa fare da grande.
Non suona tanto bene, no?
- Marta è molto simpatica, ci parlo molto volentieri.
Stesso discorso anche qui, anche se stavolta la domanda è “Con chi?”. “Parlo molto volentieri con Marta” renderebbe la frase ridondante e poco scorrevole.
Avverbio di luogo
La particella in questione può assumere anche l’aspetto di un avverbio di luogo, rispondendo così alla domanda “Dove?”.
– Come torni a casa? – Ci vado in macchina.
Anche in questo caso la frase è molto più scorrevole rispetto a:
– Come torni a casa? – Vado a casa in macchina.
Ci con espressioni particolari
Ci sono poi dei verbi che sono strettamente legati alla particella Ci, la quale per lo più non aggiunge e non toglie nulla al senso della frase.
Ecco ad esempio il verbo vederci –> Non ci vedo più (ma anche “non vedo più”); oppure volerci e metterci –> Quanto tempo ci vuole ancora? Quanto tempo ci metterai?
In questi casi il Ci non sostituisce alcuna parola o parte di frase, ma è parte integrante del verbo.
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La funzione della particella Ne in italiano
La particella Ne, un po’ come Ci, serve ad evitare inutili ripetizioni in una frase ed a rendere il tutto più fluido. Ha la funzione di pronome e può avere molteplici usi. Andiamo a vederne i principali.
Pronome personale indiretto: Di chi? Di che cosa?
Una delle funzioni principali di Ne è quella di sostituire una parte della frase, rispondendo alle domande “Di chi?”, “Di che cosa?”. Facciamo un esempio:
– Oggi mi sento triste, ma non ne voglio parlare.
Di che cosa non voglio parlare? Del fatto di essere triste, della ragione che mi rende triste. Grammaticalmente non sarebbe sbagliato ripetere questa parte di frase, ma questo appesantirebbe il testo e lo renderebbe poco piacevole alla lettura.
Pronome personale indiretto: Da che cosa? Da chi?
Un altro uso simile del Ne è legato al suo utilizzo in risposta alle domande “Da chi?”, “Da che cosa?”. Ad esempio:
– Lo so che la situazione è difficile, ma riuscirai ad uscirne.
Come vedi, in questo caso la particella è parte integrante del verbo, in quanto all’infinito, e per questo lo segue invece di precederlo.
Anche qui, se diciamo “ma riuscirai ad uscire da questa situazione”, si può notare la mancanza di fluidità.
Ne come pronome partitivo: quanti/quante?
Infine Ne può essere utilizzato come pronome partitivo, indica cioè una parte della quantità di qualcosa. Risponde dunque alla domanda “Quanti/e?”. Prendiamo, ad esempio, la frase:
– Che belle queste magliette, ne compro 3!
Particelle Ci e Ne nella lingua italiana: esercitiamoci un po’!
Lo so, tutte queste nozioni possono sembrarti impossibili da memorizzare. Ma non devi preoccuparti: con la pratica diventerà tutto un gioco da ragazzi! È per questo che ho preparato qui per te alcuni semplici esercizi che ti aiuteranno a memorizzare quello che abbiamo appena detto.
Vedrai che in pochissimo tempo ti destreggerai tra tutte le particelle Ci e Ne nella lingua italiana come un madrelingua!
D’altronde, anche Aristotele lo diceva:
“Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo”.
Dove ci siamo nascosti?
Nel testo ci sono nascosti alcuni Ci e Ne, ma magari non ci hai neanche fatto caso. Saresti in grado di trovarli tutti? Ovviamente escludendo quelli scritti in corsivo e quelli negli esempi, che non fanno parte del discorso.
Quanti ne hai trovati?
Ci: ____
Ne: ____
Spero tu abbia capito la differenza tra le particelle Ci e Ne in italiano!
Per continuare con altri esercizi sull’argomento, vai QUI!
Domande?
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Un abbraccio,
Simone